Viaggio a vuoto
Gli agostani
…e il libretto di istruzioni?
Il comune senso del pudore
Che cos’è la libertà?
Via dalla pazza folla
Gli innocenti all’estero
Cortesie per gli ospiti
Chiamata d’emergenza
Il mattino ha l’oro in bocca
Ad alta voce
L’attesa
Le affinità elettive
Ricordo d’estate
L’equinozio
Naturisti di tutto il mondo…
I bambini ci guardano
La mia collezione privata
La SUA prima volta
La mia prima volta
Capalbio, 17 maggio
"Pronto, parlo con la Locanda?"
Cose di cui vergognarsi. O no?
…e il libretto di istruzioni?

Rimango sempre un po' stupita da questa domanda, più frequente di quanto si immagini.
"Beh, è facilissimo. Ci si tolgono i vestiti, ed ecco fatto."
L'interlocutore rimane interdetto. "E poi?"
"E poi, niente. Quando vuoi, ti rivesti."
Per un attimo mi domando se anche l'azione di rivestirsi abbia bisogno di istruzioni dettagliate: dunque, prima di tutto ti infili le mutande, poi la canottiera, poi i calzini ecc., le scarpe per ultime, mi raccomando. Ma di solito non ce n'è bisogno.
E allora perché c'è bisogno di istruzioni per spogliarsi, che è molto più facile rispetto a vestirsi? Perché probabilmente ci siamo abituati alle istruzioni per l'uso. Dobbiamo istruirci su come far funzionare il telefono nuovo, l'i-pad, la posta elettronica nuova versione. Le pentole a induzione. Il forno ventilato. Il frigorifero a risparmio energetico. Per non parlare dei mobili Ikea.
Siamo presi da perplessità di fronte alla minima azione: devo mettere la crema antirughe prima o dopo quella solare? E l'ombretto, va steso dall'interno verso l'esterno o viceversa? Sarà chic andare a un matrimonio con i sandali?
Seguiamo istruzioni per completare un acquisto on-line; prenotare una visita sanitaria; richiedere un documento qualsiasi. Siamo costantemente guidati. Questo ci rassicura, probabilmente ci impedisce anche di compiere errori.
Lasciamoci però uno spazio libero, uno spazio senza istruzioni, che gestiamo come ci pare. Coraggio, per spogliarsi non serve un manuale, serve solo buonumore!