Viaggio a vuoto
Gli agostani
…e il libretto di istruzioni?
Il comune senso del pudore
Che cos’è la libertà?
Via dalla pazza folla
Gli innocenti all’estero
Cortesie per gli ospiti
Chiamata d’emergenza
Il mattino ha l’oro in bocca
Ad alta voce
L’attesa
Le affinità elettive
Ricordo d’estate
L’equinozio
Naturisti di tutto il mondo…
I bambini ci guardano
La mia collezione privata
La SUA prima volta
La mia prima volta
Capalbio, 17 maggio
"Pronto, parlo con la Locanda?"
Cose di cui vergognarsi. O no?
Capalbio, 17 maggio
Potevo mancare al primo festival naturista d'Italia? No di certo. Eccomi a Capalbio, in un insediamento turistico dove è stata ricavata, per l'occasione, una zona naturista.Che confusione. Appesi ovunque, cartelli per lo più manoscritti propongono le attività più impensate. Massaggi, body painting, danza bio-qualcosa, ricerca del proprio karma (meno male, non quello di un altro...). Un programma fittissimo. E completamente disatteso. Gli orari non vengono rispettati, alcuni eventi sono annullati, altri, non previsti, sono organizzati li' per li'.
Perché allora tutti hanno questo sorriso un po' stordito sul volto? Perché nessuno protesta per la disorganizzazione?
Forse perché nella vita "normale" siamo fin troppo organizzati. E allora, anche abbandonarsi al caso, seguire i ritmi del sole invece di quelli del programma, chiacchierare con chi ci pare quanto ci pare, lasciarsi affascinare da qualche disciplina esotica, diventano tutte libertà preziose.
Forse naturismo e' anche questo. Comunque, io al Festival mi ci sono trovata proprio bene.