Viaggio a vuoto
Gli agostani
…e il libretto di istruzioni?
Il comune senso del pudore
Che cos’è la libertà?
Via dalla pazza folla
Gli innocenti all’estero
Cortesie per gli ospiti
Chiamata d’emergenza
Il mattino ha l’oro in bocca
Ad alta voce
L’attesa
Le affinità elettive
Ricordo d’estate
L’equinozio
Naturisti di tutto il mondo…
I bambini ci guardano
La mia collezione privata
La SUA prima volta
La mia prima volta
Capalbio, 17 maggio
"Pronto, parlo con la Locanda?"
Cose di cui vergognarsi. O no?
"Pronto, parlo con la Locanda?"
"Pronto, parlo con la Locanda di Terramare?". Il tono è furtivo, quasi colpevole. Il volume basso. Il numero di telefono, neanche a drilo, secretato."Sì, buonasera! Mi dica pure..."
"Ecco... Volevo qualche informazione sulla Locanda..."
"Certamente! E' un piccolo b&b, bla bla bla... Abbiamo solo quattro camere, bla bla bla... Il giardino la sauna..."
"Ah ecco, sì, infatti. Ma volevo qualche informazione sul discorso del - e qui il volume della voce diventa quasi impercettibile - naturismo."
"Il naturismo? Gliel'ho detto, si può praticare in tutta la struttura, tranquillamente."
A questo punto, l'interlocutore può interrompere con un "Grazie": e siamo sicuri che richiamerà più tardi, una volta preso il coraggio. Oppure, continuare. In entrambi i casi, il seguito è più o meno così.
"Senta, ma... Diciamo... Come posso dire... Oltre al naturismo, fate ALTRO?"
"ALTRO? Certo, le colazioni, la sauna..."
"No, volevo dire... Cose particolari... Perché in certe situazioni..."
"No, mi dispiace. Qui si fa naturismo e basta."
Vi assicuro che io e il sussurrante individuo sconosciuto ci siamo capiti alla perfezione. Io ho capito che lui non è il mio ospite ideale. Lui ha capito che la Locanda di Terramare non è il suo b&b ideale. Perfetto. Speriamo di continuare così.