Singer è una azienda molto famosa che è stata fondata oltre 150 anni fa e che può contare una produttività di fatto mai venuta meno anche nel corso di parecchi decenni, in particolare è famosa per aver dato i natali alle prime macchine da cucito, al punto che ancora oggi è riconoscibile e riconducibile proprio a questa marca che mantiene una grande influenza.
Anche dal punto di vista storico e produttivo, Singer mantiene ancora una grande forma di influenza in tutto il mondo con numerosi paesi che da tempo sono divenuti distributori sia delle macchine da cucito in quanto tali ma anche dei vari accessori. La collezione delle macchine Singer è parte di un mercato neanche così di nicchia, ma quali sono quelle che valgono di più?
Storia della Singer
La macchina da cucito è un tipo di strumento che permette di ridurre errori, ma anche tempo di cucitura e quindi aumentare di parecchio la produttività di un contesto di sartoria: progettate come strumenti inizialmente impiegabili nelle industrie di capi di abbigliamento, sono divenute anche popolari nelle abitazioni, grazie a brand come Singer.
Non è stata Singer la prima forma di società a realizzare macchine da cucito ma la diffusione su vasta scala è avvenuta anche grazie a questo brand, che ha influenzato anche gli altri marchi (ad esempio in Italia è stata la Salmoiraghi, attiva dalla seconda metà dell’Ottocento). Anche numerose forme di innovazioni tecnologiche sono imputabili a Singer.
Le macchine da cucito più preziose
In Italia, così come negli altri paesi oltre agli Stati Uniti Singer ha iniziato la diffusione in particolare con l’inizio del 20° secolo e sono tanti i modelli che hanno avuto una diffusione più che decennale, altri esemplari sono considerabili più “di nicchia”, mentre altri ancora sono decisamente rari e quindi decisamente introvabili al giorno d’oggi, come ad esempio:
- Singer Mint Featherweight (una serie dalla lega di metallo particolarmente leggera), modello degli anni 60, di colore verde che vale oggi tra i 300 ed i 600 euro
- Modello Singer 221K conosciuta come Free Arm, riconoscibile dal braccio inferiore mobile, che oggi vale fino a 800 euro
- Il modello più grande, chiamato 222K è tra i più preziosi essendo una edizione speciale, con valore fino a oltre 3100 euro
Le macchine da cucire Singer inizialmente tutte o quasi a funzionamento manuale, sono state poi riconvertite ad un funzionamento a pedale e poi totalmente elettronico a partire dagli anni 70 e 80 fino al giorno d’oggi. Eppure sono proprio i prodotti “vintage” a riscuotere un successo crescente anche da parte dei giovani collezionisti di prodotti del genere.
In senso generale è possibile comprendere il modello e l’anno di sviluppo dal numero di serie che è obbligatoriamente presente sulla piastra o sulla base della macchina da cucito, mentre sui modelli più recenti, sviluppati negli ultimi 50 anni, il seriale è spesso presente direttamente sulla parte superiore della macchina spesso in una targhetta apposita.